Scuola inclusiva
per ragazzi ipovedenti
La scuola inclusiva di Kobo Robit è un progetto di ricostruzione di una scuola esistente, inadeguata alle esigenze dei suoi studenti, in gran parte ipovedenti o con altre disabilità.
Il design segue i principi di progettazione bioclimatica, oltre a porre particolare attenzione agli aspetti di inclusività e accessibilità.
LUOGO
Kobo Robit, Regione degli Amara, Etiopia
IMPATTO
Accesso ad un’Istruzione di qualità (SDG 4); Riduzione delle Disuguaglianze (SDG 10); Architettura sostenibile (SDG 11)
DESTINATARI
960 studenti tra cui 59 con disabilità
TIPOLOGIA
Nuova costruzione
STATO
Progetto di ricerca
DESIGN TEAM
Chinonyerem Ugwuonah; Ciusani Giulia; Procida Carla
PARTNER
Master Design for Development (Politecnico di Milano)
ARCÒ Architettura & Cooperazione
Il progetto della scuola primaria inclusiva di Kobo Robit nasce dall’esigenza di sostituire la scuola esistente, situata nell’area vicina al lotto di progetto, e caratterizzata da strutture inadeguate, poco sicure e non adatte alla presenza di alunni disabili.
Il layout della nuova scuola si basa sulla distinzione di tre diverse aree funzionali, ciascuna con usi diversi, da quelli più pubblici a quelli più privati.
L’area centrale, dedicata alla scuola, è caratterizzata dall’intersezione dei percorsi principali: quello SO-NE, che collega il progetto alla scuola esistente; quello NO-SE, che collega il percorso secondario dell’area dormitori ai giardini didattici.
Nel progetto, grande importanza è data agli spazi esterni e di aggregazione.

Progettazione bioclimatica e circolare
Per la progettazione architettonica del nuovo complesso scolastico sono stati seguiti i principi dell’architettura bioclimatica, studiando l’orientamento ottimale degli edifici per garantire comfort interno, ventilazione naturale e un ombreggiamento ideale.
Inoltre, il progetto mira alla circolarità, prevedendo la raccolta dell’acqua piovana in cisterne integrate negli edifici e riutilizzata nelle docce, nei bagni e per l’irrigazione, oltre che alla creazione di un orti didattici dove gli studenti possono coltivare frutta e verdura utilizzate poi nella mensa scolastica.


Una scuola accessibile
Particolare attenzione è stata dedicata all’aspetto dell’inclusività. La priorità è stata rendere le aule e le strutture facilmente accessibili ai bambini non vedenti e ipovedenti. Le principali strategie per rendere la scuola accessibile sono le seguenti:
• La scuola si sviluppa su un unico livello, non ci sono dislivelli, scale o ostacoli difficili da superare
• data la mancanza di sistemi LOGES, ai pavimenti degli ambienti e dei percorsi sono state date texture diverse a seconda della funzione e della gerarchia
• sulle pareti dei dormitori sono stati realizzati rilievi con forme geometriche diverse in modo che sia possibile percepire, attraverso il tatto, la stanza che si ha di fronte
• infine, per evitare l’uso di materiali fastidiosi per gli ipovedenti, è stato effettuato uno studio sui colori da utilizzare per le finiture.